TUTTO L'AMORE CHE C'E'

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giovedì 13 agosto 2009

GRANITA: SIMBOLO D'ESTATE



A Roma si chiama "Grattachecca" perchè solitamente è formata da un unico grande blocco di ghiaccio che il "grattacheccaro" gratta, appunto, e ne mette i pezzetti di ghiaccio in un bicchiere dove poi verserà l'amarena, la menta, la fragola o qualsiasi altro gusto il cliente preferisca avere sulla sua freschissima merenda.



In Sicilia invece la granita è un vero culto. Si dice che la vera granita sia quella siciliana, che non ci siano altre di pari bontà, questo perchè i limoni con la quale la granita è fatta, siano i migliori agrumi non solo d'Italia ma del mondo Intero. E do loro ragione: una mia amica, siciliana doc, di Palermo per l'esattezza e che a quest'ora se ne starà spaparanzata in qualche magnifica spiaggia dell'isola beata lei, non riesce a consumare limoni che non siano siciliani. Sua madre, che di tanto in tanto la raggiunge a Roma dove lei vive con suo marito, originario di Bagheria, e cameraman di professione qui nella capitale, le porta sistematicamente chilate di limoni con i quali lei, a casa, si fa la propria granita da consumare la mattina (????) la mattina????? Ma come? La granita si mangia il pomeriggio in spiaggia, dal grattacheccaro che passa col carrellino lungomare, oppure la sera in piazza seduti al bar del corso.......!!!!!! No, la granita siciliana si mangia a colazione, mi ha spiegato la mia amica, viene servita all'interno di una specie di cornetto. Quando nutrivo perplessità su questo gusto un pò "bizzarro" (a Roma il cornetto viene associato al cappuccino ed anzi d'estate nemmeno a quello, visto che si preferisce qualcosa di fresco), mio marito si batteva fortemente per il PRO GRANITA a colazione. Beh, c'e' poco da stupirsi, mio suocero è siciliano, di Gela (provincia Caltanissetta) quindi mio marito fino a poco prima di arruolarsi, trascorreva tutte le sue estati in sicilia, adottandone usi e consumi, tranne l'accento che non ho mai capito quale sia visto che da quando ha compiuto 18 anni, non vive più nè nel suo luogo di origine e tantomeno in Sicilia!
Comunque tanto per provare i brividi dell'horror, la mia amica un giorno decise di assaggiare una granita col cornetto qui a Roma (raro ma non impossibile da trovare). Il risultato fu disastroso, ma d'altronde cosa poteva aspettarsi? Sarebbe come trovarsi all'estero e mangiare in un ristorante italiano, tentare di illudersi che quel piatto davanti al tuo naso sia davvero la pietanza più gustosa del mondo. Ahimè non è così! Ogni luogo ha il suo cibo ed è consigliabile consumarlo solo li. Figurarsi in Italia dove siamo davvero pignoli con la cucina, e ci facciamo guerra da regione a regione a suon di menu! I romani pretendono di saper cucinare la lasagna, i romagnoli credono di poter servire un'amatriciana, i calabresi fanno merenda con la piadina romagnola, e i siciliani? beh per quanto ne so io........ non sanno nemmeno cosa sia un supplì. In verità non lo sapeva nemmeno mio marito prima che venisse ad abitare a Roma.
Un supplì non è altro che la copia sbiadita di un arancino siciliano..... solo più piccolo, con il ragù di carne e tanta mozzarella filante :)



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(sopra: foto granita siciliana alla mandorla con cornetto)

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