Aprendo il mio blog questa mattina, ho trovato tra i saluti quelli di SaeSa. Ovviamente sono andata nel suo profilo per lasciarle un saluto di rimando ed ho trovato questa poesia che vi posto a breve, insieme al link del blog di Sabrina.
Sono scoppiata a piangere, una valanga di lacrime. Ammetto che non mi sento di umore tanto buono, purtroppo ho perso il lavoro e da ieri sono di nuovo disoccupata, quindi già ero parecchio giù, eppure malgrado questo, sono rientrata a casa, ed ho incrociato i loro occhi: Argo e Dea che mi facevano le feste, mi leccavano la faccia, mi stavano vicino. e cosi sono rimasti fino al mattino quando mi sono svegliata ed il primo suono che ho sentito è stato il loro respiro: sicuro, sincero, fedele...
Mi sono lasciata coccolare dalle loro attenzioni, come del resto faccio non solo quando mio marito lavora col turno di notte e purtroppo non è a casa con me, ma praticamente sempre.
Mi sono detta che sono ciò di più prezioso che ho, l'unica mia ragione di vita, in questa esistenza che troppo spesso ci mette a dura prova, ci segna, ci lacera l'anima, ci violenta, non ci offre possibilità di riscatto o redenzione. Ma vado avanti, malgrado tutto, per mio marito, e per loro, che senza di noi sarebbero due dei tantissimi cani randagi che ogni giorno incontriamo per strada, morenti sotto il sole di agosto, infreddoliti dietro un gelido inverno.
Se io non dovessi farcela, se smettessi di esistere che ne sarebbe di loro? tutti intorno a me inizierebbero a preoccuparsi di ciò che c'e' da prendere e ciò che invece è da lasciare, ma di loro? Chi mai si metterebbe una mano sul cuore per dire: e loro? Sicuramente mio marito, solo lui.
Vi lascio quindi con la copia di questa poesia visto che le ferie stanno per cominciare, e come ogni anno il problema si ripone. Però ho voluto inserire la foto di Argo e Dea, per farvi leggere i loro occhi, che sono felici, che sono meravigliosi, che sono sereni: guardateci dentro, rubate un pò della loro gioia e regalatela agli occhi di chi non vuole più essere chiamato solo "cane"....
La poesia la trovate anche sul sito di Sabrina, da dove appunto l'ho estratta, e vi consiglio di leggerla anche da lei, guardare le foto, e lasciarvi travolgere dalla musica di sottofondo. E mo basta perchè ho finito I FAZZOLETTI e me se sta allagà la stanza...
Ciao Sa, grazie di essere passata di qui, e di avermi dato la possibilità di conoscerti...
"Con passo vacillante e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni
Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l'ultimo respiro, che mi resta in gola,
vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare nella spazzatura,
per l'acqua che ha fatto scendere dal cielo per dissetarmi,
per i sacrati delle chiese dove ho potuto ripararmi.
Sì, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa cos'e' il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.
Conosco solo
il dolore dei calci sul dorso,
le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.
Ricordo, poi quella mano, grande, pesante,
che ancora cucciolo mi ha abbandonato nella strada,dove vissi tutto il mio calvario.
Ho attraversato monti, boschi e paesi
nessuno mai mi ha tenuto con se',
nessuno, mai, mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre portato il tuo: "Cane".
Signore,
tante sono le cose che vorrei dirti;
ma...il cuore ha rallentato il suo battito e il respiro si affievola sempre più.
Perdonami! E ti supplico: fa' che la mano dell'uomo non abbandoni più
un cucciolo nella strada.
E' triste vivere da vagabondi, e' penoso essere soli, ed essere soprattutto semplicemente solo un cane.
Abbracciami almeno tu in quest'attimo.
Perche'?
Perche' anch'io ti appartengo!
Anna Mazziotti (veterinaio)
:(
RispondiEliminaprovo a mettere un commento speriamo bene , anche perchè questa poesia ne vale veramente tanti di commenti positivi
RispondiEliminaevvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
RispondiEliminaCiao Elena,sono arrivata qui tramite il blog di Sabry,voglio farti i miei complimenti per questo tuo bellissimo spazio rivolto agli animali.Ho 30 anni metà dei quali ho avuto la straordinaria possibilità di trascorrerli in loro compagnia.Mi sono occupata di criceti,cani e gatti.Vivo con i miei quattro cani,due maschietti e due femminucce,e un numero non pervenuto di mici -.-' insomma siamo una famiglia.Questa poesia ho avuto il piacere di leggerla all'interno del blog di Sabry,ti ringrazio di averla riproposta perchè è bellissima,molto toccante,mi ha coinvolto tantissimo e ogni volta che la rileggo non sono in grado di arrestare l'emozione che mi provoca.Bellissimo questo tuo spazio,è un piacere leggerti.Ti lascio il link del mio piccolo spazio,sarei felice se venissi a trovarmi,un abbraccio per te e un bacino per Argo e Dea,meravigliosi *.* ciao Elena,a presto! :)
RispondiEliminahttp://shirispaces.blogspot.com